La Camera di Commercio di Brindisi ha una storia relativamente recente dal momento che la sua nascita risale al 1928, quando fu istituito il Consiglio Provinciale dell'Economia e delle Corporazioni.
Dalle notizie storiche ritrovate emerge che in effetti la prima forma di associazione camerale risale al 1810, allorché il R.D.L. n. 551 istituì la Società di Agricoltura, con competenza sull'intera Terra d'Otranto, con lo scopo di promuovere e salvaguardare l'agricoltura, considerata in quell'epoca la base principale della ricchezza nazionale.
Successivamente, a un anno dall'unificazione del Regno d'Italia, dopo l'emanazione della legge n. 680 del 6 luglio 1862, che sanciva l'istituzione delle Camere di Commercio, il R.D.L. 16 ottobre 1862, n. 929 istituì la prima Camera di Commercio ed arti della Terra d'Otranto con competenza anche sul territorio brindisino.
La ragione di questo ritardo nell'istituzione di una Camera di Commercio a Brindisi risiede nel fatto che fino al 1927 la provincia di Brindisi non esisteva come entità autonoma ma faceva parte della Terra d'Otranto avente come centro politico amministrativo la città di Lecce.
Con il R.D.L. n. 1 del 2 gennaio 1927, fu inaugurata la nascita della Provincia di Brindisi, che vide finalmente soddisfatta un'aspirazione manifestata fin dai primi anni del ' 900 dai nuovi ceti emergenti, rappresentati soprattutto da intellettuali, tecnici e commercianti.
L'istituzione dell'ente camerale a Brindisi, diede ampio vigore alla volontà dei cittadini di aprire nuove prospettive di sviluppo nel campo dei commerci e del traffico marittimo, tenuto conto dello spirito mercantile della cittadinanza in direzione dell'altra sponda adriatica, della posizione geografica della città che si pone come punto di transito obbligato tra Occidente e Medio Oriente.
Inoltre in quel periodo (1929) Brindisi fu investita da una corrente immigratoria costituita soprattutto da addetti al terziario che affluivano in città richiamati dalla prospettiva di trovare impiego presso gli uffici della neonata amministrazione e che contribuirono alla crescita di una coscienza sociale ed economica sempre più autonoma.
Nel 1944, sciolti i Consigli Provinciali, viene ripristinata l'originaria dizione di Camera di Commercio Industria e Agricoltura, più tardi integrata con l'artigianato (1966). Fin dalla sua nascita come ente autonomo la Camera di Commercio di Brindisi ha contribuito in modo attivo alla crescita e alla trasformazione del tessuto economico sociale del territorio, favorendo il passaggio da un economia prevalentemente agricola a un polo di tipo industriale dove si registra la continua espansione di settori quali il commercio, l'artigianato e il turismo.
Oltre ad attività di tipo amministrativo e certificativo ed ad un intensa attività promozionale che si colloca in un sistema sociale ed economico fortemente ancorato alle tradizioni locali e mediterranee, la Camera di Commercio di Brindisi, ha riservato ampio spazio all'informazione economica e statistica, alla struttura produttiva e alla dinamica delle imprese commerciali e turistiche
Nel 1998, a cinque anni di distanza dall'emanazione della legge n. 580/93, concernente il riordinamento delle Camere di Commercio, l'insediamento del nuovo Consiglio, composto da 25 membri in rappresentanza delle oltre 40.000 imprese della provincia, dei lavoratori e dei consumatori, l'ente camerale si inserisce a pieno titolo, per gli strumenti che offre agli utenti, in un sistema economico di dimensione europea, pronta a rilanciare un economia locale ricca di risorse e sempre più competitiva.